Transelvatikə goes to FREE(K) PRIDE 2022: FR0C1FICATION!!

Sabato 8 ottobre 2022 abbiamo preso parte come collettivo antispecista alla FREE(K) PRIDE 2022: FR0C1FICATION, la pride indecorosa e anticapicalista torinese, per ribadire che antispecismo, transfemminismo e lotte queer si intrecciano e risuonano!

Di seguito pubblichiamo l’intervento letto durante la marcia

——–

Siamo la collettiva transelvatikə! Come collettivo antispecista sentiamo forte la necessità di rivendicare la nostra sorellanza alle lotte delle soggettività queer, sia per come ci posizioniamo sia perché il binarismo di genere, l’eterosessualità obbligatoria e la cis-normatività opprimono tanto gli animali umani, quanto gli animali non umani.

Sentiamo il bisogno di un movimento per la cospirazione accanto alle nostre compagne non umane che sia queer e transfemminista, e di un movimento queer che decostruisca il proprio antropocentrismo: pensare di liberare noi stessu da ogni tipo di oppressione mentre continuiamo a godere della violenza sistematica e dell’oggettificazione di persone non umane è una contraddizione in termini.

In quanto persone queer, in quanto collettivi minorizzati, siamo spesso disumanizzatu: ci si insulta con appellativi come “cagne”, “zoccole”, “porci”, “bestie”, “topi di fogna”, “zecche”. Non si tratta di semplici appellativi, ma di segnali di una strategia di animalizzazione che parte dal presupposto che “essere animali” significa essere sacrificabili, significa valere meno, significa meritare violenza.

Possiamo di certo rivendicare politicamente questi appellativi come nostri, perché il decoro, l’accettabilità e la norma sono valori che schifiamo. Ma se ci ri-appropriamo di questi insulti senza renderci conto che il concetto di umanità si costruisce sulla repressione dell’animalità, allora non staremo davvero liberandoci tuttu. Perché mentre quei termini vengono risignificati, mentre ci chiamiamo “cagne” e “zoccole”, le vere “bestie” e i veri “porci” continuano ad essere violentate, venduti, smembrate e resi carne.

Quando lottiamo per la libera espressione delle nostre corpe non conformi, quando lottiamo per la libera circolazione attraverso il mondo e i territori, quando lottiamo per costruire liberamente i nostri legami di sorellanza, di familiarità, per costruire sfamiglie difformi e multiple: in queste lotte ci sono anche lu nostru compagnu non umani, altrettanto colpitu e violatu dal peso di questo sistema colonial-etero-cis-patriarcale capitalista e disabilizzante.

Il consumo di carne (ovvero dei corpi smembrati dellu nostru compagnu non umani) e il consumo dei derivati animali (ovvero di quelle che Carol J. Adams definisce proteine femminilizzate, provenienti dal lavoro riproduttivo di miliardi di individue non umane socializzate come femmine) riproducono un modello di umanità e maschilità egemonici: un modello in cui l’uomo domina il mondo dall’alto in modo gerarchico, autoritario e verticalista, in un sogno di assoggettamento e controllo che nulla ha a che vedere con la comprensione intima della complessità che ci tiene intrecciate l’una all’altra in una inter-dipendenza strutturale.

Vogliamo che la nostra dissidenza sia davvero radicale, ovvero che vada alle radici del potere che contemporaneamente ci dà forma e ci rigetta, che ci crea come soggetti e insieme ci marginalizza. Vogliamo de-normalizzare e rendere lampante la violenza strutturale che vediamo ogni giorno nei mattatoi, nei supermercati, nella sperimentazione sugli animali, negli zoo e nei piatti e sulla bocca di troppi compagni, fino a che finalmente liberarci non significhi farlo a spese di qualcun altru, ma accanto a loro.

Vogliamo restare animali, contro ogni gabbia, di genere, razza, classe e specie!

PH. Leda Bartolucci  [IG @jerichovisual]

ZooLogiche – Prospettive contro gli zoo #2

ZooLogiche – Prospettive contro gli zoo
#2 CATTIVITÀ E RESISTENZA ANIMALE

Proiezione del documentario “Blackfish” e dibattito + merenda
Per questo secondo appuntamento proponiamo la visione del documentario “Blackfish” (2013, diretto da Gabriela Cowperthwaite) che racconta la storia di Tilikum, un’orca prigioniera nel parco tematico Sea World, che a febbraio del 2010 afferrò la sua addestratrice annegandola sul fondo della piscina. Dawn Brancheau era la sua terza vittima.
Il film lancia un attacco feroce all’industria della cattività, tuttavia riduce le azioni di Tilikum a quelle di un animale imbizzarito, non riconoscendo quella che invece è una vera e propria ribellione. Noi proponiamo invece una lettura critica, leggendo la storia di Tilikum come uno dei tanti atti di resistenza animale di cui gli animali prigionieri si rendono protagonisti ogni giorno.
Lanceremo inoltre una riflessione sulle narrazioni che vogliono gli animali come senza voce (contrapponendola invece con un evidente non ascolto da parte nostra) e contestualizzeremo la storia di Tilikum al nostro territorio. Quanti animali non stiamo ascoltando?
Ci vediamo sabato 4 giugno alle 16 a Manituana – Largo Vitale 113

ZooLogiche – Prospettive contro gli zoo #1

ZooLogiche – Prospettive contro gli zoo
#1 BIOPARCHI E MENTALITÀ COLONIALE
Cosa c’entra un rinoceronte a Torino con il razzismo? E che cosa ci dice uno zoo quando chiama le sue aree di reclusione “Madagascar” o “Malawi”?
Insieme a Rachele Borghi, autrice del libro “Decolonialità e Privilegio – Pratiche femministe e critica al sistema mondo”, discuteremo di come la colonialità sia radicata nei nostri immaginari e di come i moderni giardini zoologici siano una delle eredità più evidenti della nostra storia coloniale.
Oltre a discutere… si mangia! Aperitivo veg a cura del collettivo Transelvatikə
Quanto costa? Tanto per chi ha tanto e poco per chi ha poco. Ognunә può contribuire a sostenere le attività del collettivo antispecista Transelvatikә secondo le proprie disponibilità. Offerta consigliata: 5 euro.
Per evitare sprechi alimentari e per permetterci di organizzarci al meglio, è suggerita la prenotazione! Ci si può prenotare scrivendoci sui social o via mail all’indirizzo transelvatik@bruttocarattere.org, lasciando un nome e un recapito telefonico. Se avete intolleranze comunicatecelo, ma tenete conto che non disponiamo di una cucina professionale e non possiamo garantire l’assenza di contaminazioni.
Vi aspettiamo il 29 Aprile a Manituana (largo Vitale 113) dalle 19.30 con l’aperitivo e dalle 20.30 per il dibattito.